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1.
€ 22,00
EAN-13: 9788891791641
Maurizio Bonolis
La mente e l'azione. Sociologia e metapsicologia
Edizione:Franco Angeli, 2020
Collana:Il riccio e la volpe. Studi, ricerche e percorsi di sociologia

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Descrizione

Descrizione del libro

Il volume é dedicato a un'esplorazione teoretica della dimensione ex ante facto del problema dell'intenzionalità  - e quindi anche della non intenzionalità  - dell'azione. Il testo affronta il tema della definizione e della consistenza del presupposto teleologico da cui muove l'eterogenesi dei fini, servendosi di argomenti che ricollegano la categoria weberiana della razionalità  al sillogismo pratico in Aristotele, la filosofia dell'azione alle indagini di ispirazione fenomenologica e psicoanalitica sul rapporto tra mente, volontà  e coscienza, la psicologia cognitiva alla teoria critica dell'introspezionismo. La riflessione mostra come l'eterogenesi dei fini trovi la sua ragion d'essere già  nel contesto della cosiddetta «razionalità  parametrica» (ex ante facto), ossia nel carattere non coordinato delle istanze della vita mentale e nei moventi interni di tipo contrastivo che impediscono di concepirla come un sistema ecologico integrato. Sicché, a rigore, prima che di «eterogenesi» si deve parlare di autoinganni e di compartimentalizzazione della vita mentale. La teleologia dell'azione si forma, secondo questo indirizzo teoretico, scontando dinamismi che rendono implausibile l'ipotesi e il desiderio di un governo della ragione sull'azione, o meglio, una corrispondenza logica tra l'azione e un'entità  mnestica a vario titolo denominabile in termini di «conoscenza». Il problema aristotelico dell'incontinenza (acrasia) é preso in esame senza che ciò possa essere liquidato mediante buffe diagnosi sulla diabolicità  umana o sommarie allusioni alla «bestia che c'é in noi».

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2.
€ 23,00
EAN-13: 9788891728500
Maurizio Bonolis
Uomini e capre. Paradosso dell'indistinzione. Verso una nuova metafisica delle scienze sociali
Edizione:Franco Angeli, 2016
Collana:Il riccio e la volpe. Studi

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DescrizioneNum. Collana: , Nr. 23
Uomini e capre. Paradosso dell'indistinzione. Verso una nuova metafisica delle scienze sociali: I macrofenomeni sociali sono caratterizzati dall'evidenza di proprietà riguardanti la loro dimensione di insieme, cioè indipendenti dalle proprietà delle unità di azione che li compongono. Ma è più giustificato dire che, in realtà, certe proprietà delle unità di azione rimangono semplicemente nell'ombra, mentre l'autonomia fenomenica del dinamismo macro è sostenibile solo muovendo da un'assiomatica delle unità di azione, che si sostituisce a quelle proprietà. Senza questa operazione analitica, più o meno esplicita, non si spiegherebbe quel dinamismo. Esso presuppone che gli attori si muovano in base a certi criteri, che esso rinforza ma che non sono da esso creati. I macrofenomeni, in particolare, possono assumere due forme, quella dell'aggregazione e quella dell'emergenza, rispettivamente interpretabili in base a un'assiomatica del primato dell'interesse individuale e a quella del primato delle emozioni collettive. Le due linee costitutive dei fenomeni macro portano a modelli di comportamento ugualmente (e paradossalmente) caratterizzati dall'indistinzione. Ne discende, quando è in atto tale orientamento di ricerca, un sostanziale indebolimento dei confini di pertinenza dell'analisi sociologica. Tenendo ferme certe assiomatiche del comportamento, chiunque può effettuare previsioni e simulazioni inerenti a fenomeni di tradizionale pertinenza sociologica. Perché, in base a quelle assiomatiche, gli uomini si muovono come capre. The social macro phenomena are characterized by the evidence of ownership regarding their collection size, i.e. independent of the action unit properties that compose them. But it is more justified to say that, in fact, certain properties of the units of action remain just in the shadows, while the phenomenal dynamism autonomy macro is sustained only by moving from an axiomatic of unity of action, which replaces those properties. Without this explicit analytic, more or less, does not explain that dynamism. It assumes that the actors are moving according to certain criteria, which it strengthens but it creates. The macro phenomena, in particular, can take two forms, that of aggregation and that of emergency, interpretable based on an axiomatic respectively of the primacy of individual interest and that of the primacy of collective emotions. The two constituent lines macro phenomena lead to behavior patterns too (and paradoxically) characterized by indistinctness. Accordingly, when there is such research orientation, a substantial weakening of borders of relevance of sociological analysis. Holding firm axiomatic behaviour, anyone can make certain predictions and simulations about traditional sociological phenomena of relevance. Because, according to those axiomatic, men move like goats.

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3.
€ 17,00
EAN-13: 9788891743077
Maurizio Bonolis
La deassiomatizzazione del principio di razionalità in sociologia
Edizione:Franco Angeli, 2016
Collana:Sociologia

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DescrizioneNum. Collana: , Nr. 776
La deassiomatizzazione del principio di razionalità in sociologia: Anche se lungo un'evoluzione storica tutt'altro che lineare, a partire dal Rinascimento europeo il cammino della scienza moderna si è sempre più caratterizzato per una concezione «analitica» del realismo conoscitivo. Con questa espressione ci si riferisce al principio gnoseologico che confida sull'evidenza di un «mondo esterno» non creato dalla mente umana e nello stesso tempo mai raggiungibile nella sua interezza, ma solo in base a uno sguardo selettivo, in tal senso «analitico». Di qui, l'abbandono di ogni illusione ontologizzante e l'imporsi della inevitabilità di una componente assiomatica delle teorie scientifiche. Su queste basi, non si è mai spento il compito della persistente intenzione realista di affinare via via la plausibilità di tali postulati. Impegno, questo, che non poteva non realizzarsi arricchendo la loro articolazione enunciativa mediante il richiamo a vincoli finalizzati a deassiomatizzarne le versioni originarie, euristicamente «pure». In questa direzione, teoria e ricerca hanno proceduto insieme a vantaggio di una crescente maturazione delle singole discipline scientifiche. Nel campo delle scienze sociali risulta esemplare, al riguardo, l'evoluzione degli studi sul comportamento collettivo e di quelli sul mutamento sociale; i primi per la loro indifferenza alla chiave esplicativa degli «effetti posizionali» dell'azione sociale (assiomatica della disposizionalità); i secondi con particolare riferimento all'analisi dei processi di innovazione (nel consumo, nella produzione, nel comportamento strategico), per il loro progressivo abbandono di algoritmi pr

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4.
€ 17,00
EAN-13: 9788820424978
Maurizio Bonolis
Dialettica della cultura e della comunicazione
Edizione:Franco Angeli, 2013
Collana:Teorie e pratiche della comunicazione e dei media

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DescrizioneIl filo conduttore degli argomenti esplorati nel volume è il principio dell'inafferrabilità  della cultura. Questa espressione si riferisce all'insuperabile tensione che caratterizza il rapporto tra le due dimensioni costitutive dei fenomeni culturali: da un lato il loro darsi come "forme", sul piano estetico come su quello funzionale, dall'altro il negarsi come "forme", in una continua ricerca che fa della cultura un "processo", un mondo in trasformazione, il cui esito, transitorio, è quello della costituzione di "forme" nuove. Non si tratta di discontinuità  o alternanza, nel senso della contrapposizione tra due "stati" del sociale, ma di duplicità : di un'antinomia contestuale, sempre presente. Per Georg Simmel, una dialettica di questo genere appartiene, più in generale, alla vita stessa, con riferimento alla quale la cultura designa, in opposizione alla processualità  della vita e al suo destino mortale, l'esperienza della "durata". Su identiche basi, Alfred Kroeber concepisce la cultura in termini di "eredità " (superorganico), includendovi tutti quegli elementi, materiali, ideali, normativi, che resistono al tempo come se vivessero di vita propria, imperituri. Il testo mostra come, in realtà , tale dinamismo antinomico ("forma" e "processo") si ritrovi, appunto, anche all'interno dei fenomeni culturali, ma con una differenza che, di fatto, capovolge il pessimismo romantico di Simmel: mentre nella dialettica dell'esistenza la ricerca di "forme" (per esempio, con l'arte) risponde al desiderio di sottrarre la condizione umana al suo destino di finitezza, creando oggetti immortali come immortale è l'opera d'arte, nella produzione culturale questo disegno è attuato con la ricerca di un superamento di queste "forme", ossia propugnando ciò che in esso vi è di indeterminato, di vago, di "aperto", fermo restando che tale ricerca transita e si esprime sempre attraverso creazioni dello stesso ordine di quelle fatte oggetto di superamento. In questo senso, parafrasando Howard Becker, è difficile, ovunque si guardi, cogliere gli estremi di "una" cultura, di una entità  che si offra come unità : ciò che denominiamo così, alludendo a un mondo indivisibile, è sempre un insieme variegato di mondi, un "mondo di mondi". Se c'è una tradizione, essa si frantuma in stili, ossia in processi innovativi, e un dinamismo del genere si fa valere sia in campo estetico, sia, ancor più, seguendo Roman Jakobson, in quello dei processi di comunicazione. Maurizio Bonolis è professore ordinario di Sociologia generale alla Sapienza, Università  di Roma. Nell'ultimo decennio ha pubblicato studi su temi di epistemologia, di sociologia della cultura, di teoria dell'azione e della razionalità  soggettiva.

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